Leggi sui casinò terrestri e online in Italia
Il gioco d’azzardo è una parte indelebile della storia del nostro paese, e il nostro paese è una parte indelebile della storia del gioco d’azzardo. Non stupisce, quindi, che alcuni dei casinò più belli del mondo si trovino in Italia, basta pensare a Ca’ Vendramin Calergi, una struttura del 1481 che si affaccia sul canal grande, o al Casinò di Sanremo. E se non sono belli, sono storici e particolari, come ci insegna il Casinò Campione d’Italia. Ma non sempre i casinò fisici hanno avuto vita facile qua. Anzi, tutt’ora le regolamentazioni che li riguardano sono molto strette. Ma quali sono? Vediamole insieme. Casinò fisici: una pratica illegale Nell’immaginario comune il gioco d’azzardo non è associato a concetti propriamente lusinghieri, saltano infatti subito alla mente termini quali dipendenza e il riciclaggio di denaro. E questi sono rischi concreti. Ed è proprio per tutelare i giocatori da questi rischi che la…
L’Evoluzione delle Leggi Elettorali in Italia
L’Italia, con la sua ricca storia politica, ha visto un’evoluzione significativa delle sue leggi elettorali nel corso degli anni. Da una monarchia unitaria a una repubblica democratica, le norme che regolano il diritto di voto e i processi elettorali sono cambiate per riflettere le trasformazioni sociali, culturali e politiche del Paese. Il periodo post-unitario Dopo l’unificazione italiana nel 1861, il diritto di voto era riservato a una minoranza della popolazione. La legge elettorale del Regno d’Italia, ispirata ai modelli liberali dell’epoca, concedeva il voto solo ai cittadini maschi che rispettavano determinati requisiti di reddito e istruzione. Questo sistema limitava drasticamente la partecipazione politica, con una percentuale di elettori inferiore al 2% della popolazione totale. L’introduzione del suffragio universale maschile Un primo cambiamento significativo arrivò nel 1912, con l’ampliamento del suffragio universale maschile. Questa riforma permise a tutti gli uomini sopra i 21 anni, o sopra i 18 anni se avevano…
Mille Perché Il Blog!
A questo punto il 4 dicembre ambisce a soppiantare il 25 aprile come giorno della Liberazione: ancora dieci giorni e cose il cnel del referendum non saremo più vittime consapevolissime di questa deprecabile (su ambo gli schieramenti) e avvilente campagna referendaria (ripensando alle amministrative di giugno, i dibatti di allora raffrontati a questi ci paiono chiacchierate tra filologi e glottologi d’età illuminista). La riforma sottoposta a referendum costituzionale il 4 dicembre – e bocciata – prevedeva tra le altre cose anche la soppressione del CNEL, forse l’unica cosa su cui erano sostanzialmente d’accordo anche i partiti e i movimenti che avevano fatto campagna elettorale per il No. Quanto alle Province, è vero che erano già state abolite, ma, proprio a seguito di ciò, era necessario un riordinamento costituzionale dell’articolazione amministrativa del territorio, non è un aspetto centrale della riforma. Riforma costituzionale Renzi Boschi, ora cominciano a svelare l’altra faccia della…
Il Referendum Di Cui Non Importa Niente A Nessuno – Tiscali Notizie
Nel caso in cui hai bisogno di aiuto per questa domanda, troverai quello che stai cercando un po ‘più in basso in questa pagina. Se stai cercando la Soluzione di gioco CodyCross per l’indovinello Serve al referendum per essere valido, allora sei sull’argomento giusto. Ma se la finestra che apre l’indizione del referendum confermativo serve a Salvini come ‘tentazione’ per gli attuali onorevoli ad accettare lo scioglimento anticipato della legislatura in cambio di un maggior numero di scranni (945 e non 600) su cui poter correre e avere chanches di essere rieletti, così il referendum abrogativo Calderoli, se ammissibile, serve come spada di Damocle su un Parlamento che, a colpi di maggioranza, sta per varare un sistema proporzionale. Solo che, come si sa, la manovra di Salvini è stata sventata, è nato il governo Conte II sulla base di una nuova maggioranza, quella giallorossa (Pd-M5S-LeU, poi ampliata a Italia Viva)…