Si sta organizzando un nuovo referendum contro la legge elettorale
Raccogliere firme per “riavere il voto”, rubate dalla legge che blocca le liste, destabilizzando gli equilibri di potere necessari alla democrazia. Svelata questa mattina a Roma una nuova campagna per abrogare le clausole più controverse della legge sul porcellum, che impedisce agli elettori di scegliere candidati per votare all’interno dei singoli partiti. Perché fanno gli elenchi da soli.
Tra le associazioni identificate ci sono diversi nomi famosi della cultura italiana, tra cui Margarita Jacques, Claudio Abbado e Umberto Eco. La raccolta delle firme inizierà ufficialmente la prossima settimana. Un traguardo ambizioso: 500mila entro fine settembre. Ma il passaparola è disponibile su Internet. E chissà, “il successo a livello di risposta popolare, avvenuto negli ultimi referendum nei seggi elettorali, non si ripeterà”.
Mobilitazione trasversale che emerge nella società civile per porre fine ai danni di Porcellum: trasformismo, frammentazione, coalizioni eterogenee e ingestibili. Per questo, secondo Stefano Passigli, “ogni tentativo di emendare la legge è destinato a fallire” e l’unico modo per rimediare alle sue carenze è “tagliare i quattro punti più discussi”. E un appello ai cittadini è un modo per rompere l’impasse parlamentare: “Se il parlamento riesce a mettersi d’accordo, tanto meglio. Altrimenti, un referendum è inevitabile “.